Come il logoro sasso del torrente,
Come la notte sola e nuda,
Anima da fionda e da terrori
Perché non ti raccatta
La mano ferma del Signore?
Quest'anima
Che sa la vanità del cuore
E perfide ne sa le tentazioni
E del mondo conosce la misura
E i piani della nostra mente
Giudica tracotanza,
Perché non può soffrire
Se non rapimenti terreni?
Tu non mi guardi più, Signore...
E non cerco se non oblio
Nella cecità della carne.
Giuseppe Ungaretti, Inni
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