Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Anche in una società più decente di questa, mi sa che mi troverò a mio agio e d'accordo sempre con una minoranza. (Nanni Moreti)
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sábado, 8 de janeiro de 2011
Agamben
I latini chiamavano Genius il dio a cui ciascun uomo viene affidato al momento della nascita. E Genius è il principio che regge l’intera sua esistenza. E’ lui che festeggiamo il giorno della nostra nascita. E’ pensando a lui che ci battiamo la fronte quando crediamo di esserci dimenticati di noi stessi. Al Genio bisogna indulgere, è inutile dirsi che le sue - le nostre - sono solo manie! Contrastare il proprio Genio è il modo di rendersi triste la vita, imbrogliare se stessi… Ancora una volta, con singolare felicità, Giorgio Agamben insegue una parola nei suoi meandri antichi e negli usi quotidiani, e man mano che ne rivela il senso e la richezza, la nostra vita cambia aspetto, ci diventa famiiare e scopre una nuova fiducia, quella nel proprio Genio. Dopo il giorno del Giudizio, Agamben ci dà una nuova prosa, dove il pensiero trova il suo stato di grazia.
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